Il Ricamo Giapponese Tradizionale, Nihon no Shishu,è stato trasmesso da Maestro ad Allievo, solo oralmente, per quasi 1600 anni. Arrivò in Giappone dalla Cina, attraverso la Corea, nel periodo d’introduzione del Buddhismo (sesto secolo DC); inizialmente presente nelle sole forme artistiche d’ispirazione religiosa, ha poi accompagnato l'evoluzione del costume del Giappone, divenendo prima l’ornamento degli abiti dei nobili della Corte Imperiale, dei potenti signori feudali e degli attori del teatro NO, e, più tardi, dei ricchi commercianti e del mondo delle geishe; è, ancor oggi, presente nei momenti importanti della vita nipponica, ornando Kimono e Obi da cerimonia.
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Ma, col tempo, il Ricamo Giapponese Tradizionale, straordinaria forma di decorazione degli oggetti del mondo esterno, ha subito una trasformazione profonda divenendo Nui dô, la “Via del Ricamo”. La parola Dô, in giapponese “Via” svela la vera natura di questa forma d’arte, che è squisitamente spirituale; il Nui dô, come altre arti giapponesi, la calligrafia, la cerimonia del tè o dell'incenso, le arti marziali (judo e kendo), il tiro con l’arco, l’ikebana è, infatti, fondamentalmente, una via di liberazione, di conoscenza di sé.
I temi del Nui dô sono quelli tipici della sensibilità estetica giapponese: animali, piante, acqua, montagne, che sono rappresentati sul tessuto mirando a realizzare una perfetta, armoniosa corrispondenza tra il ritmo interno dell’autore e il ritmo della natura esteriore.
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Uno dei grandi Maestri del secolo scorso, Iwao Saito, fonda nel 1970 la comunità di Kurenai Kai nella città di Togane (Giapppone), dove sono tutt’oggi formati e risiedono i ricamatori professionisti; Saito “apre” quest’arte al pubblico, organizzando corsi in diverse città giapponesi in compagnia del Maestro Tamura Shuji, che sarà poi riconosciuto quale successore del Maestro Saito.
Nel 1976 iniziano le esposizioni in Giappone.
Nel 1980 il Nui dô fa la sua prima apparizione in Occidente nel corso dell’esposizione “Embroidery Guild of America” a Dallas in Texas (USA); l’esposizione riscuote un enorme successo e l’anno successivo viene tenuto il primo corso fuori dal Giappone, nello Stato del Michigan in USA.
Nel 1989, Tamura Shuji e la moglie Masa (figlia del Maestro Saito) fondano ad Atlanta, in Georgia (USA), il “Japanese Embroidery Center” (JEC); la missione del JEC è diffondere l’arte del Nui dô, mantenendo inalterate le sue tecniche millenarie di ricamo e formando insegnanti certificati in tutti i paesi del mondo.
Nel 1994 a Tamura Shuji e a sua moglie Masa viene concessa un’udienza da parte dell’Imperatore e dell’Imperatrice del Giappone per il contributo culturale del Centro di Atlanta.
Nel 2000 si tiene in Nuova Zelanda la prima esposizione mondiale.
Gli insegnanti certificati sono ormai sparsi in tutto il mondo e, dal 2012, anche l’Italia ha un’insegnante abilitata.
Tutte le opere ricamate sono disegnate dall'Atelier di Kurenai Kai e da JEC ©.
Tutti i diritti sono riservati
Ricamatrice : Stefania Iacomi